mercoledì 21 novembre 2012

GOTTI, IL PENDOLINO CHE CORRE PER TORNARE A GIOCARE

Anche lui lavoro duro per recuperare prima possibile e "riabbracciare" i suoi compagni di squadra a Terni. Anche il suo ginocchio, al pari di quelli di Pisacane e Meccariello, ha fatto crack (nella partita interna delle Fere contro il Cesena). Massimo Gotti però non è tipo che si abbatte, e al pari dei
suoi compagni ci mette l'anima tutti i giorni per tornare a calcare il campo di gioco, sudata dopo sudata, più forte di prima..

"Proprio così. E' talmente tanta la voglia di rientrare ed essere utile alla squadra e alla Società che non ho altro in mente se non lavorare con tutta la derminazione di cui sono capace, giorno dopo giorno. Tra l'altro le ultime notizie ricevute sono confortanti. La scorsa settimana la visita del chirurgo che mi ha operato ha dato esiti positivi. Mi ha detto che il recupero procede anche più velocemente di quello che si era messo in preventivo. La notizia, ovviamente, mi ha fatto molto piacere, ma io vado avanti come se nulla fosse, senza farmi condizionare".

Dura stare fuori però...

"Durissima, ma il valore dei miei compagni e dello staff tecnico non sono in discussione. Continuiamo a giocare un bel calcio. Gli ultimi risultati non ci hanno dato ragione e abbiamo ottenuto meno punti di quelli che avremmo meritato. Poi il discorso infortuni, che non vuole essere un alibi, ma che è sotto gli occhi di tutti, non può essere sottovalutato".

Avrai visto tutte le nostre partite dopo l'infortunio..

"Si, tranne che quella con il Crotone perchè mi stavano operando. E ho avuto sempre modo di apprezzare i miei compagni. Come ti dicevo, per la mole di gioco che facciamo e la qualità che riusciamo ad espremere nelle nostre giocate avremmo meritato di più".

Quale delle nostre partite ti ha più impressionato?

"Nonostante il risultato finale negativo, quella con il Verona. Bene anche con il Sassuolo, che a livello di qualità della manovra mi ha fatto una impressione migliore rispetto ai gialloblù. Questo campionato è livellato e infinitamente lungo. Noi abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti, ma non bisogna avere cali di concentrazione, così come non bisogna esaltarsi e deprimersi per una serie di vittorie o di sconfitte. Bisogna avere equilibrio".

Ti sei posto un obiettivo? Questa domanda l'ho fatta anche a Fabio e Biagio...

"Io ce l'ho in mente una data approssimativa in cui vorrei tornare ad allenarmi con il gruppo, ma la tengo per me. Non per scaramanzia. E' solo che porsi sempre un obiettivo ti aiuta poi a raggiungerlo. Ti fa lavorare più sereno e concentrato".

Insomma, ti mancano il lavoro quotidiano in gruppo, i compagni, lo staff...e, immagino, i tifosi, con i quali già dalla passata stagione avevi stabilito un legame particolarmente forte...

"Si. La magia dello scorso anno nel rapporto con loro non è certo svanita. Anzi, se è possibile si è ulteriormente rafforzata. Loro sono la nostra arma in più. A livello personale posso dirti che mi sono stati e mi stanno ancora molto vicini, per via dell'infortunio. Io posso ricambiare con il mio affetto, che conoscono, ma, soprattutto, mettendo in ogni seduta di riabilitazione tutto quello che posso e anche di più. Ho voglia di riabbracciarli".

E loro ti aspettano, pendolino.

Ternana Calcio s.p.a.

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