giovedì 27 giugno 2013

OPERAZIONE CALCIO MALATO, ZADOTTI: "DANTI SOLO UN PRESTITO DI SEI MESI".

TERNI - Si sono presentati in quattro nella sede della Ternana, in via Aleardi. Lo hanno fatto di buon'ora, poco dopo le nove. Uffici appena aperti e finanza alla porta. Non proprio la migliore giornata specie per chi non sapeva ancora di cosa si trattasse, a cosa fosse dovuta la visita inattesa. Il filone d'inchiesta è quello aperto dalla Procura della Repubblica di Napoli che ha coinvolto in primo luogo due manager importanti come Alessandro Moggi e Alejandro Mazzoni. Il primo figlio del più famoso Luciano già finito nell'occhio del ciclone con la Gea qualche anno fa e l'altro procuratore, tra gli altri, del "Pocho" Lavezzi, già giocatore del Napoli ora al Paris Saint Germain. La Procura che indaga sui contratti stipulati da questi procuratori (e con loro altri dieci agenti) e sui rapporti intrattenuti dagli stessi con le società ha fatto visita anche alla Ternana, ma per un solo contratto, quello relativo a Domenico Danti. È lo stesso presidente rossoverde, Francesco Zadotti, a confermarlo: «Ci hanno chiesto il contratto di Danti. Lo abbiamo fornito immediatamente e tutto è finito lì. Noi con questa storia non c'entriamo proprio, nemmeno di riflesso. Anche perché Danti lo abbiamo preso dal Vicenza nel gennaio scorso e lo abbiamo restituito alla fine di giugno. Ovviamente lo abbiamo acquisito in prestito garantendogli lo stesso contratto che aveva stipulato a Vicenza. Niente di più». Però il presidente è un po' infastidito da questa storia. «Non m'interessa nemmeno qual è il problema, il motivo dell'inchiesta. Da neofita posso dire soltanto che in Italia non ci facciamo mancare proprio niente. Anche questa storia in aggiunta a tutte le altre per complicare la vita di un calcio che ha bisogno di pulizia, di serenità e di comportamenti chiari. Noi siamo puliti in tutto e per tutto. Quindi, ripeto, niente abbiamo da spartire con questa storia».

blitz veloce

Così l'operazione nella sede della Ternana per i quattro finanzieri (nessuno del comando provinciale ternano che non è stato nemmeno avvisato della questione) è durata davvero poco e ben prima dell'ora di pranzo si era conclusa con l'acquisizione della documentazione richiesta. Richiesta va specificato, non perquisizione. La differenza è sostanziale.

tifosi, timore rientrato

Nel frattempo però i tifosi sono entrati in agitazione anche perché tra i nomi rapidamente pubblicati sul sito internet del Corriere della Sera, erano comparsi quelli di alcuni ex rossoverdi di qualche anno fa. Da Stellini a Scarlato passando per Guzman e Graffiedi. Ma siccome l'indagine è riferita, stando alle indiscrezioni, alle ultime due stagioni, va da se che nessuno dei quattro in questione era legato alla Ternana. Curiosa invece la storia di Botta perché qualcuno lo ha troppo frettolosamente collegato alla Ternana. Sbagliando perché il Botta in questione è Ruben, centrocampista offensivo argentino acquisito qualche mese fa dall'Inter (e attualmente infortunato), mentre il rossoverde è Stefano che, tra l'altro, è gestito da tutt'altro procuratore. Vicenda aperta e chiusa nello spazio di un paio d'ore quindi. Un intermezzo al quale c'è da credere che in via Aleardi, avrebbero rinunciato molto volentieri.


Il Giornale dell'Umbria


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