mercoledì 19 giugno 2013

IL PUNTO: UN ADDIO SENZA LACRIME

Se ne è andato Luigi Vitale.
Oggi scadeva l'ultima data disponibile per il riscatto della metà del cartellino e le due società, quella partenopea e quella rossoverde, non sono riuscite a trovare un accordo.
500 mila euro era la cifra fissata, cifra che la Ternana, e lo si era capito dalle dichiarazioni di Zadotti alla conferenza stampa abbonamenti, non aveva nessuna intenzione di onorare.
Non ci è dato sapere quanto la Ternana abbia offerto alla banda De Laurentiis, ma la sensazione è che Cozzella e compagnia, convinti di aver rilanciato alla grande un giocatore calcisticamente morto, non era disposta a fare follie.
Il Napoli non ha ceduto e la società di via Aleardi ha proseguito sulla sua strada.
Esito, l'addio di Vitale che puó finalmente coronare il suo sogno, vivere un mese o forse meno da calciatore dell SSC NAPOLI.
Lo ha sempre detto, lo ha sempre dichiarato, lo ha sempre sbandierato Luigi, "io voglio giocare nel Napoli".
Per carità, ambizione legittima, del resto anche io sogno una Ferrari ma vado in giro con una Renault di tredici anni...
A terminare la giornata congestionata dei tifosi, divisi fra chi plaudiva al non riscatto e chi bestemmiava Cozzella, tanto per cambiare, ci si è messo anche il messaggio twitter del neo calciatore azzurro.
Un semplice e giusto messaggio di addio ai vecchi tifosi, anticipato da un saluto a quelli nuovi.
I tifosi rossoverdi, che forse troppo amano i colori e peccano di un romanticismo spasmodico, me compreso, non hanno fatto drammi eccessivi per la perdita di un giocatore, seppur determinante per la salvezza, 10 gol e 10 assist per lui, che fondamentalmente non si è mai inserito nella ternanità.
Nessuno poi ha digerito e probabilmente mai lo farà, lo sgarbo di Vitale al Samurai, idolo indiscusso della piazza, con quel rigore contro il Padova, inutile per lui, ed invece importantissimo per il secondo alla sua ultima partita in maglia rossoverde.
Perdiamo indubbiamente un grande giocatore, un esterno da doppia cifra dalla classe importante, ma la sensazione è che nessuno a Terni in questo momento si stia strappando i capelli per la sua dipartita.
Più preoccupante è invece la situazione generale di questo mercato rossoverde, mercato che dovrà alimentare una squadra ridotta al lumicino dopo le tante non riconferme ed i prestiti persi.
La preoccupazione deriva sostanzialmente dalla non chiarezza, e da questo senso di mistero che avvolge lo staff delle Fere

Ternana Calcio Magazine


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