domenica 17 febbraio 2013

QUELL'OVAZIONE CHE SOLO CORRADO GRABBI...

Siamo all'82esimo di Ternana-Empoli, il pubblico del Liberati rumoreggia, in preda all'ansia e all'attesa.
Una partita difficile sta scivolando via, fra l'incredulo ed il faceto.
Un primo tempo giocato da grande squadra quello dei rossoverdi, contro una squadra grande, che nel secondo tempo, ha espresso la sua supremazia e legittimato i suoi punti in classifica.
Due rigori calciati alle stelle dalla coppia Tavano-Maccarone, pareggiati dalle due traverse di Vitale e Scozzarella per un pareggio sostanzialmente giusto.
Sulla panchina rossoverde c'è movimento, i minuti scorrono e fra una selva di tute spunta una crocchia di capelli raccolta.
Il giocatore si avvicina al centro del campo per la sostituzione e mentre cammina con passo veloce accompagnato dal quarto uomo, tante braccia si levano al cielo, in tutto lo stadio, come se stesse per partire la famosa ola, e poi il classico coro di attesa "oooooh".
La lavagna si alza nel cielo ed appare il numero 11 mentre Racioppa annuncia l'ingresso del Samurai finalmente in campo.
Dopo i cinque minuti contro la Pro Vercelli Davide entra ancora e la sua gente, tutta, gli regala un ovazione che da queste parti solo una divinità come Corrado Grabbi aveva avuto.
Nessun coro per lui, nessun applauso, perchè per noi i nostri ragazzi sono tutti uguali, ma un boato onesto e sincero, non organizzato.
Le braccia si sono alzate quasi da sole e all'unisono, l'ovazione è stata solo un semplice modo per dire "LO VOGLIAMO IN CAMPO".

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