lunedì 18 febbraio 2013

CI VUOLE CALMA E SANGUE FREDDO

Non è una prerogativa rossoverde quella dell'altalena dei giudizi o del ben più famoso, dalle stelle alle stalle che dir si voglia.
Seguendo anche di riflesso il campionato della massima serie, ci si puó tranquillamente render conto dell'inequità assoluta di giudizio verso l'una o l'altra squadra, sia dalla parte dei media, che da quella dei tifosi.
Se si prende in considerazione la Juventus ad esempio, con una ondivicità imbarazzante la squadra di Conte passa nel giro di tre giorni da vera e propria squadra dall'imbattibili doti, a massa di scarponi bolliti.
Dicasi altrettanto per il Milan, dato per retrocesso a Novembre ed ora in piena corsa scudetto per molti.
Si potrebbe scrivere all'infinito, portare mille e mille esempi, ma il concetto rimarrebbe sempre lo stesso.

Dopo le prime quattro partite, con un sol punto interno raccimolato, la banda Toscano per molti tifosi, perchè a dire il vero larga parte della stampa ha sempre tenuto una condotta di giudizio equa, era già ritornata nella Lega Pro, la stessa banda che poi nell'arco di un mese, e di quattro partite vittoriose, era li li pronta a giocarsi un posto per la serie A.
Una vittoria ed una sconfitta, una promozione ed una retrocessione, per non parlare del risultato di pareggio perchè in quel caso be, ci salveremo, forse, ma sarà maledettamente dura.
Va da se che ognuno puó e deve esprimere il proprio giudizio serenamente e liberamente, ma va anche da se che nel farlo, poi si debba mantenere una linea ponderata, anche perchè nella vita poi, molto spesso esiste anche la via di mezzo.

La Ternana aveva iniziato la sua avventura cadetta, per volere del suo indiscusso tecnico, con lo spregiudicato modulo del 3-4-3, modulo quasi dogmatico e foriero di palesi soddisfazioni negli inferi della terza serie.
Sono bastati due o tre risultati negativi per far urlare qualcuno al ben più saggio e parsimonioso 3-5-2.
È finita poi che Toscano, nel corso del girone di andata al 3-5-2 ci è passato davvero, per sua scelta ovviamente e non per furor di popolo, e dopo tre mesi di ben più equilibrato modulo, complici due vittorie, due pareggi ed una sconfitta nelle ultime cinque partite, dalla piazza si ritorna a rimpiangere il vecchio posizionamento in campo, unico secondo alcuni, a garantire una ben più alta prolificità in campo e nel reparto avanzato.
Come se non bastasse poi, qualcun altro inizia a farneticare sull'operato del tecnico, additandogli formazioni sbagliate e sostituzioni in corso non all'altezza.
Ci ritorno ancora sopra e lo ribadisco, ognuno è libero di esprimere tanto assenso quanto puó essere il dissenso, ma se proprio si vuole esaminare, si prendano almeno in considerazione gli imprevisti, leggasi infortuni a raffica e molti di lunghissimo corso, e le probabilità, quali la sfortuna, gli errori arbitrali ed ovviamente anche un pizzico di inesperienza e di limiti tecnico tattici.
Vanno in oltre presi in considerazione alcuni dati oggettivi, come una scarsa prolificità sotto porta, ma anche un'ottima resistenza agli attacchi avversari.
Se poi si vuole approfondire, a fronte di una classifica pericolante che ci vede ad un sol punto di margine dalla zona play out, va considerato che la Ternana non è ne migliore e ne peggiore delle altre tre neo promosse, con il solo plurimilionario Spezia, costruito per vincere, che la anticipa di un soffio.

Nelle prossime partite torneranno tre pezzi importanti dello scacchiere rossoverde, Di Deo, Ceravolo e Dianda, saranno nuovamente arruolabili alla causa salvezza, e molto probabilmente, chi dai bassi fondi ora preme verso l'alto, con l'uscita del primo sole inizierà a sudare, proprio quando invece ci sarà da correre e soffrire.
Quando si è tifosi si è passionali e passibili di cambiamenti umorali repentini, ma spesso nel calcio, proprio come cantava Luca Di Risio qualche anno fa, ci vuole calma e sangue freddo.

-Maurizio-



Nessun commento:

Posta un commento