martedì 23 ottobre 2012

LA PAROLA AL DIRETTORE - CHE CALCIO È QUELLO CHE NON RISPETTA I MORTI?

Uno dei momenti più toccanti, o forse sarebbe meglio dire, uno degli ultimi momenti più toccanti del calcio, si ebbe con la scomparsa di Andrea Fortunato, giovane talentusoso giocatore della Juventus prematuramente scomparso nel 1995 all'età di soli 24 anni, per leucemia.
Mi ricordo come se fosse oggi uno striscione che si alzó in piena Fiesole, curva fiorentina, durante il match casalingo della squadra.
Lo striscione recitava così -la rivalità ci divide, il dolore ci unisce, ciao Andrea-

Non scrivo questo per rendere onore ai tifosi viola, perchè loro autori di un gesto normale, o che almeno dovrebbe esserlo.
Juventus e Fiorentina da sempre tifoserie rivali, troppo spesso anche sopra le righe, eppure...

Sabato a Livorno è andata in scena una farsa terribile, con i veronesi, i soloti veronesi, rei di insulti verso la memoria di Morosini.
Non mi stupisco di quanto accaduto perchè purtroppo queste cose, e non solo nel calcio, troppo spesso ancora accadono, quello che mi lascia perplesso sono le prese di posizione di tali individui che cercano di smorzare i toni e di circoscrivere i fatti ad una cerchia ristretta di persone.
Verona è questo, e soprattutto questo.
Una città ed una tifoseria razzista, che ulula ai giocatori di colore, che presenta in giro svastiche e croci celtiche che, lo voglio ricordare, sono simboli ripudiati e vietati dalla nostra costituzione.
Bagnoli, ex allenatore gialloblù afferma che ha visto di peggio, ma è come delirantemente giustificare e paragonare un furto ad un furto peggiore!
Mandorlini non lo voglio nemmeno commentare, lui orgoglioso di essere un nemico di Livorno...

All'ingresso delle squadre, tutti gli speaker d'Italia annunciano il famoso articolo 9, annunciano il potere arbitrale di interrompere il gioco e di sospendere la partita per cori ingiuriosi e razzisti, ed ancora multe e sanzioni per le società in quanto responsabili... e sabato?
Sabato no, sabato gioca il Verona, il Verona che sta vincendo.

Francamente fossi stato un giocatore del Livorno mi sarei fermato e mi sarei rifiutato di continuare, e se fossi stato un giocatore del Verona non sarei di certo corso sotto la curva dopo un gol realizzato!
È forse ingiusto penalizzare chi, persona onesta segue la sua squadra per amore e passione, con immensi sacrifici aggiungo, ma è anche vero che, a parer mio, la responsabilità dell'Hellas Verona c'è ed è innegabile.
Del resto sono l'unica squadra con un seguito di 4/5000 tifosi, roba da tessera insomma!

La condanna è forte è lo è per il Verona come lo è stata anche per noi quando decenni fa insultavamo la memoria di Curi, lo scrivo chiaro e tondo perchè qualcuno altrimeti me lo farebbe giustamente notare.
Il calcio è un gioco meraviglioso, semplicemente un gioco il quale intento dovrebbe essere quello di farci appassionare, emozionare, piangere o ridere, il quale per 90 minuti dovrebbe farci richiudere tutti i problemi che questa vita ci pone davanti, ma alla fine...
Che calcio è quello che non rispetta i morti?

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