Sono valori antichi, quasi perduti, forse mai esistiti se non in qualche racconto o fiaba narrata nei secoli.
Valori che raramente hanno visto crescere ed ardere la loro fiamma nel mondo del calcio che, per dirla tutta, spesso viene dominato dal fenomeno del mercenarismo, scambiato a comodo per professionismo.
È successo già, è successo evidentemente da poco.
È successo che il Perugia, squadra dell'alta umbria che nulla ha a che fare con l'umbria stessa, abbia cercato, attirato e poi convinto, giocatori della Ternana a cambiare casacca.
Gli ultimi due tradimenti in ordine di tempo sono stati quelli di Fabrizio Miccoli, piccolo uomo al quale Terni aveva dato tutto, e Romano Tozzi Borsoi.
Discorsi diversi per loro, con bagno nella fontana dell'alta umbria per il primo, e svernata di fine carriera per il secondo.
Quel che conta peró, è il tradimento, l'onta del disonore ad una piazza che da il cuore ed anche di più.
Lo scorso anno il Perugia ci ha provato ancora, portando l'assalto a Cejas, sulla carta una facile preda a parametro zero.
Il problema per i biancorossi è che la diga rossoverde disse no, declinando l'invito con un secco "Quando vinci un campionato a Terni ti innamori di questa maglia e se poi vai a Perugia come uomo non vali niente".
Ieri il Perugia Calcio, fresco di suicidio sportivo, ci ha provato ancora!
Sasà Ferraro il vichingo, Sasà Ferraro il vigilantes della difesa sorroverde, ieri ha tristemente appreso dal suo procuratore di non rientrare più nei piani della Ternana.
Il Grifo Avvoltoio ci prova ancora e parte l'attacco alla Fera, quasi volesse smacchiare l'onta della comica eleiminazione ai play off.
Ferraro dice no, e lo apprendiamo dalle parole che lui stesso ha rilasciato telefonicamente al giornalista, ed amico Ivano Mari.
"Il Perugia mi aveva cercato già a gennaio ma io dissi no! Quando ieri ho saputo che dovró lasciare questa maglia le prime parole che ho detto al mio procuratore sono state che sono pronto per qualsiasi destinazione, ma non andró mai a Perugia.
Non tradiró mai i Ternani, resteró sempre un tifoso delle Fere!"
Ci sono uomini, mezzi uomini, ominicchi e quaraquaqua...
Noi ci inchinaimo a voi nostri eroi veri, rispettosi dei nostri valori, voi che avete onorato la maglia per la quale viviamo, voi che avete combattuto e vinto per noi!
Portate sempre alto il vostro nome, orgogliosi di quello che avete fatto e che farete...
Siate Fere!
24.4.12, Terni non dimentica i suoi eroi
Ternana Calcio Magazine
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