sabato 11 maggio 2013

ASCOLI Vs TERNANA DA ZERO A DIECI, ZERO A CHI NON CI CREDEVA, DIECI A CHI C'HA SEMPRE CREDUTO

VOTO ZERO a chi non ci credeva, a chi dopo le prime tre sconfitte si era precipitato giù dal carro dei vincitori, ancora con le patacche di vino addosso e le briciole della porchetta sulla faccia.
Presagi nefasti e lugubri previsioni hanno riempito la bocca di chi, in fondo in fondo, ha sempre sperato che le cose potessero andar male giusto per il gusto di dire: "te lo avevo detto io!" Ed invece "ve lo avevamo detto noi!"

VOTO UNO ai giocatori dell'Ascoli, che dopo una sfilza di risultati inutili, hanno pensato e creduto di poter riassestare la bagnarola verso una rotta ormai perduta.
Minaccie ed insulti per tutta la partita e dopo.
Facciamo il tifo per voi, per la retrocessione!

VOTO DUE alla dirigenza dell'Ascoli che ad un certo punto del campionato, vista la similitudine cromatica, evidentemente ha pensato di essere la Juve e di poter ambire ad una qualificazione in Champions.
Esonerato Silva, il mago da queste parti, e squadra ad un allenatore che non aveva mai allenato, salvo poi svegliarsi di botto ed accorgersi che di bianconero, si aveva solo la maglia.

VOTO TRE al Sassuolo.
Non succede ma se succede...
Undici punti dilapidati, una corazzata divenuta ad un tratto una sorta di imbarazzante squadretta normale.
Sabato il calendario ha piazzato li beffardamente, un incastro di scontri che potrebbero dare il la ad un tremendo e beffardo episodio finale di campionato.

VOTO QUATTRO al direttore di gara Pinzani, che prima si inventa il rigore della Ternana, il fallo su Bernardi è nettamente fuori area, e poi compensa concedendone un altro ai marchigiani che lascia quanto meno più di una perplessita.

VOTO CINQUE al Presidente Zadotti che la settimana scorsa, in un monento di evidente euforia, si è lasciato andare ad una dichiarazione più che discutibile.
Caro Presidente, questa squadra non è mai stata da play off, e molto probabilmente non lo sarebbe stata nemmeno senza il record mondiale di infortuni.
La salvezza era il nostro unico obbiettivo e questa è arrivata addirittura con 90 minuti di anticipo.
Meditare per il futuro ormai prossimo...

VOTO SEI alla prestazione odierna dei rossoverdi, senza dubbio al quanto bruttina quanto utile e profiqua.
Le condizioni ambientali non erano sicuramente delle migliori, e ai nostri va il merito di non aver mai perso la testa.

VOTO SETTE ai tifosi, circa 400, che oggi si sono gustati non solo la salvezza in diretta, ma anche la quasi retrocessione delle olive ripiene.
Sono soddiafazioni!

VOTO OTTO a Luigi Vitale eda Matteo Ciofani.
Bomber impensabile alla vigilia il primo, e grande uomo dalla grande morale il secondo.
Nove gol per Gigi e tanti assist per una stagione assolutamente da protagonista tant'è che nelle interviste del dopo partita, ai microfoni di Tele Galileo si lascia sfuggire un amorevole "voglio rimanere a Terni".
Scoppia in lacrime invece Matteo sempre durante le interviste, scoppia in lacrime perchè offeso e accusato di vigliaccheria e tradimento.
"Sei un uomo di merda" gli hanno detto i suoi ex colleghi calciatori dell'Ascoli.
Quegli stessi giocatori, che quando era stato messo fuori rosa dalla società marchigiana, non lo avevano mai cercato, neppure per un caffè... o per due olive all'ascolana.

VOTO NOVE a Domenico Toscano, da oggi non più solo Condottiero ma anche Stratega.
A metà stagione, con le spalle livide tante erano state le pacche sulle spalle per il bel gioco espresso dalla sua squadra, ma poco fieno in cascina accumulato, ha abbandonato il fioretto per passare alla ben più concreta sciabola.
Ha saputo valorizzare il meglio della sua squadra, trasformandola in poco tempo in una specie di forte Alamo, conquistandosi il titolo di miglior difesa del campionato, seconda solo alla corazzata Verona.
La salvezza sta tutta qui!

VOTO DIECI a chi ci ha sempre creduto, a chi ha sofferto, a chi ha passato notti insonni compilando tabelle assurde ed improbabili schedine.
La Ternana in tutto il campionato non è mai scesa sotto il 12esimo posto, non è mai scivolata nella pericolosa zona play out.
Questa salvezza vale più della vittoria dello scorso anno, vale programmazione, vale futuro.
Il carro dei vincitori oggi è mezzo vuoto e si sta comodamente larghi, nell'attesa che torni a riempirsi ancora.

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